giovedì 31 ottobre 2013

L'importante é provare

L'ansia della sera prima, il ripasso della tecnica, la paura di non essere in grado di poterlo fare....queste tutte le emozioni che si aggrovigliano in me prima di provare ogni nuovo trattamento.
Ieri come sempre, vogliosa di poter finalmente mettere le mani in pasta sulla tecnica dei fili di sospensione, tecnia del momento e molto richiesta, mi sono armata di tutto ciò di cui avevo bisogno, ho trovato le mie "cavie",  e detto fatto io e la mia amca-collaboratrice Elena eravamo prontissime a creare una zona sterile per inserire questi benedetti fili. E che saranno mai questi fili che sembrano fare miracoli? Ne parlano tutti, tutti hanno fotografie del prima e del dopo, tutti a insegnare ad altri come fare...ma io sono come San Tommaso, se non vedo non credo.
Così ieri mattina, 30/10/13, ho provato per la prima volta questa tecnica...non vi dico il casino in studio, guanti sterili, felini chirurgici, clorexidina, trofodermin, pennarello dermografismo sterile, garze sterili, lidocaina, adrenalina, ect ect ect. Tutto pronto al fai da me! La mia prima "cavia " é la mamma della mia amica Elena, donna con jowl non molto accentuato, affetta da rosacea ( cosa da non sottovalutare per eventuali ematomi), pelle poco idratata e con fotoinvecchiamento del tipo ipotrofico/ ipotonico. Opto per dei fili di biorivitalizzazione con cogs. Prima cosa fatta é stato il disegno, fondamentale per una buona riuscita, e successivamente mi occupo dell'anestesia locale solo sui punti di ingresso dell'ago. Elena mette su la musica e via, pronta con ago e filo nelle mani ad iniziare. Che bellezza il mio lavoro, non mi accorgo neanche che sto disegnando cn ago e filo, e con attenzione e mano ferma continuo. Le difficoltà ci sono state, qualche capillare che si rompe, qualche filo che non vuol rimanere dentro e la prontezza di dover cambiare il tuo disegno iniziale per poter evitare altri ematomi, l'ago che non vuol scorre nel derma, la paura di far sentire dolore....fiuuuuuuuuu...mamma miaaaaaaa.........tutta sudata mi accorgo di aver finito dopo cerca 20 minuti. Guardo Elena, anche lei in tensione e per la mamma e per il trattamento. E vai una é andata.
Dopo due ore ecco arrivare la mia seconda "cavia" mia madre! Povera mamma , su di  lei ho provato tutto, mi deve volere veramente tanto bene....pero diciamo la verità, é la prima a provare tutto, con ansia ogni volta mi dice " vediamo che effetto fa" e poi come sempre l'effetto gli piace a tal punto che ne vuole ancora!
La mamma ha una bella pelle, vorrei ben vedere dopo tutta la biorivitalizzazione, l'ossigeno iperbarico e i filler che le ho fatto! Avevo pensato di trattare le sue braccia ma mi rendo conto che ha troppi vasi superficiali e finirei per farle dei gran ematomi senza concludere nulla. Così opto per dei fili che le creino sospensione della regione malare, così da rendere meno marcata la ruga nasolabiale. Al solito Elena mi collabora, e con piu velocità della mattina prepariamo il nostro campo sterile, faccio l'anestesia , mettiamo su la mia musica classica preferita, ( pachebel) e via pronta a riiniziare questa volta con piu enfasi e piu preparazione perche la mattina con la mamma di Elena mi é servita a capire tante cose. 
Passo circa 15 minuti immersa in me, talmente tanto concentrata nel mio lavoro, che solo alla fine mi rendo conto di tutto ciò che c'e attorno. Sono tutta sudata anche questa volta, ma ho fatto! Fili inseriti correttamente e nel miglior modo possibile. 
Sono molto soddisfatta del mio operato, e sono sicura che i risultati saranno stupendi.
Questi sono i giorni in cui capisco che posso esse grande, che posso dare sempre di piu e fare sempre meglio!
Ho sempre pensato che oltre a studiare nella vita bisogna anche provare mettendosi in gioco, solo  con una esperienza acquisita puoi essere critica verso il tuo lavoro, puoi essere in grado di proporre alle tue pazienti valide terapie, solo così puoi capire i tuoi limiti.....la cosa importante é provare, sempre!


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